La spirulina - principio rivitalizzante
Una sinfonia di nutrienti, studiata anche dalla Nasa per l’alimentazione degli astronauti nello spazio: la Spirulina platensis batte tutti per il contenuto in proteine che, a differenza di quelle dei prodotti animali, non acidificano e non turbano la flora intestinale.
Oltre ai carotenoidi antiossidanti (20 volte più beta-carotene rispetto alla carota) e alla clorofilla, è ricca di speciali pigmenti come la ficocianina azzurra: stimola il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro. È stata studiata anche sui bambini esposti alle radiazioni di Chernobyl a rinforzo del loro sistema immunitario indebolito.
Insieme a pochissimi altri vegetali, è una fonte di acido gamma linolenico: una sostanza antinfiammatoria e regolatrice immunitaria, usata anche contro le dolorose infiammazioni muscolo-scheletriche o i dolori mestruali. Il linolenico è raro in natura: solo l’olio di enagra, di borragine e il ribes nero eguagliano la Spirulina come apporto.
Contiene più di 2000 enzimi, alcuni importanti per noi come la superossido dismutasi, potente spazzino dei radicali liberi. Altro punto di forza: è attualmente l’alimento naturale più ricco di vitamina E che si conosca.
Come le altre micro-alghe, la Spirulina è ricca di ferro, magnesio, potassio, zinco e selenio, essenziali per il buon funzionamento del corpo e indispensabili per le difese organiche.
In più, nell’intestino funziona come un antinfiammatorio (utile nelle coliti) migliorando la digestione. E riduce la colesterolemia.
Si ritiene anche che 4-5 grammi al giorno abbiano un effetto disintossicante e depurativo.
In sintesi
Diversi studi effettuati sulla Spirulina mostrano la sua capacità di migliorare il benessere su più fronti.
Ottima soluzione contro la stanchezza e la debolezza fisica. Per questo si sottolinea il potere rivitalizzante di quest’alga. Interessante anche per gli anziani, spesso vittime di carenze nutrizionali: in Giappone circa tre quarti del consumo di Spirulina è riscontrabile
nella popolazione anziana.
È reperibile più spesso in compresse di color verde-scuro.
( da L’altra medicina n. 38 /2015 )